Il 13 marzo l’Ateneo Pontificio ha firmato un patto con la Grande Moschea di Roma, esito di un lavoro condotto insieme a ènostra sui principi e le ambizioni della prima comunità energetica interreligiosa in Italia
Con l’accordo siglato il 13 marzo 2023, giorno del decimo anniversario dell’elezione di Papa Francesco, si inaugura un progetto che vedrà la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti della Pontificia Università Antonianum, della Curia generalizia dei Frati Minori e della Grande Moschea di Roma per dare vita alla prima “comunità energetica rinnovabile per la pace” (CERP) in Italia. Come recita il testo dell’intesa, l’obiettivo etico e sociale del progetto è “porsi come strumento attivo di diplomazia della cultura” e “adottare la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio”.
Hanno firmato l’accordo Fratel Massimo Fusarelli, ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori, padre Augustin Hernandez Vidales, rettore della Pontificia Università Antonianum, Nader Akkad, Imam della Grande Moschea di Roma e Abdellah Redouane, segretario generale del Centro Islamico Culturale d’Italia legato alla Moschea stessa, al termine del convegno “Energia di pace, fare energia per la pace”, a cui hanno preso parte anche Sara Capuzzo, presidente di ènostra e Mauro Gaggiotti, referente CER di ènostra.
Il patto è l’esito di un processo di confronto e di riflessione a cui la cooperativa ha partecipato insieme ai Frati Minori per lavorare al significato di una comunità energetica per la pace, ai suoi principi e intenti. Da settembre 2022 ad oggi, ènostra ha contribuito al percorso di definizione dei contenuti di questo accordo innovativo di comunità energetica, il primo in Italia a basarsi sui valori della pace, del dialogo e dello scambio tra religioni e culture diverse.
In vista della promulgazione del nuovo decreto, che a breve permetterà l’ampliamento del perimetro delle CER dalla cabina secondaria alla cabina primaria, il progetto inaugurato rappresenta un importante banco di prova per la sperimentazione di una grande comunità urbana. Inoltre si sta studiando la possibilità di creare un’unica comunità energetica rinnovabile per la pace, nella quale possano confluire più configurazioni che insistono su diverse su cabine primarie.
“ènostra è felice di partecipare e di dare un contributo alla progettazione di una CER che potrebbe accogliere più comunità energetiche che insistono su diverse cabine primarie”, commenta Mauro Gaggiotti, referente CER di ènostra, “una configurazione innovativa, che consentirebbe ai cittadini da tutta la città di aderire al progetto perché ne condividono gli intenti e i principi”.
“Ai molteplici significati che per definizione una comunità energetica rinnovabile può interpretare”, afferma Sara Capuzzo, presidente di ènostra, “e ai rivoluzionari impatti che può puntare a determinare, con questo ambizioso progetto, si aggiunge un dirompente messaggio di pace e dialogo di gran forza e concretezza. Per una transizione giusta che accomuna, abbraccia, accoglie”.
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