La birra dell’AltaVia diventa solare e rinnovabile
;Il birrificio ligure coprirà l’85% dei suoi consumi elettrici grazie al nuovo impianto fotovoltaico da 33 kWp realizzato con ènostra grazie ai fondi PNRR del Bando Agrisolare
Quattro amici appassionati di natura e …di birra! Così nasceva nel 2015 il Birrificio dell’AltaVia sui monti liguri in provincia di Savona, che oggi vende 100 mila litri di birra in tutta Italia e si autoproduce la maggior parte dell’orzo e del luppolo necessari.
Da sempre attenta alla valorizzazione del territorio, l’azienda agricola ha fatto un ulteriore passo verso l’autoproduzione e la sostenibilità ambientale: ha installato con ènostra un impianto fotovoltaico da 33 kWp, entrato in funzione il 24 giugno 2024, che coprirà circa l’85% dei consumi elettrici delle sue attività (per altro già 100% rinnovabili in quanto riforniti da ènostra).
Realizzato grazie ai fondi PNRR del Bando Agrisolare, volto a promuovere l’installazione di potenza rinnovabile da parte delle aziende agricole italiane, l’impianto servirà a produrre l’elettricità necessaria a refrigerare la birra e a mantenerla tra i 10 e i 20 gradi centigradi durante la fermentazione.
Luppolo e orzo sono coltivati nei dintorni di Sassello, a circa 35 km dal Birrificio di Quiliano. Lì nel 2015 nasce il progetto dei quattro amici, finalizzato alla valorizzazione dell’entroterra e delle zone spopolate. Dopo sei anni dalla fondazione, il Birrificio decide di trasferirsi a Quiliano per ampliare i suoi spazi. I prezzi alle stelle della crisi energetica del 2022 spingono i quattro soci ad accelerare i tempi del progetto di realizzazione di un impianto fotovoltaico sul nuovo capannone.
“Già da diversi anni eravamo soci di ènostra”, racconta Emanuele Olivieri, cofondatore del Birrificio di AltaVia, “condividendo a pieno l’approccio di sostenibilità ambientale e sociale della cooperativa abbiamo iniziato a progettare insieme al team dei servizi energetici l’impianto fotovoltaico sul tetto del capannone a Quiliano”.
Dallo studio di fattibilità condotto da ènostra è emerso che non sarebbe stato necessario installare degli accumuli, perché i consumi energetici del Birrificio si concentrano proprio nelle fasce orarie di maggiore produzione dell’impianto (F1 e F2 e, in generale, nella stagione estiva). Grazie a questa fortunata combinazione, l’impianto da 33 kWp permetterà di autoprodurre circa 42.500 kWh all’anno di elettricità (l’85% dei consumi dell’azienda), con grandi benefici economici e ambientali.
Un team giovane, di cinque persone under 40, è impegnato a tempo pieno nella produzione di birra, valorizzando i prodotti locali anche in collaborazione con il presidio locale di Slow Food. Dalla birra all’albicocca di Valleggia, a quella affumicata: il Birrificio dell’AltaVia sperimenta e distribuisce i suoi prodotti in Liguria ma anche nel resto d’Italia. Sempre con un’attenzione particolare alla tutela ambientale.
La realizzazione dell’impianto fotovoltaico è solo una parte dell’impegno del Birrificio dell’AltaVia nell’ambito delle energie pulite: “siamo attualmente coinvolti in un progetto di Comunità Energetica Rinnovabile, che vedrà la realizzazione di un grande impianto fotovoltaico nella ex centrale termoelettrica a carbone di Vado Ligure”, spiega Emanuele. “Lì entreremo come membri consumatori della CER”. Dando anche così un piccolo contributo alla transizione alle rinnovabili e riducendo l’impatto dei propri consumi energetici.