Bonus sociale: niente più domande da presentare al Comune. Dal 1° gennaio sarà automatico!

Novità da ènostra   
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14 Dicembre 2020
Le famiglie economicamente disagiate potranno beneficare in automatico del bonus sociale che garantisce gli sconti previsti per luce, gas e acqua.

Dal 1° gennaio 2021, i bonus sociali per disagio economico saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini e nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda al Comune o al CAF.

In questo modo, secondo ARERA, si riesce a contribuire al contrasto della povertà energetica, garantendo un sostegno economico per la copertura della spesa energetica e idrica a tutti i 2,2 milioni di nuclei familiari che hanno una certificazione ISEE utile per l’accesso al bonus che, considerando la loro dimensione media di 3,1 componenti, corrispondono a circa 6,8 milioni di individui. Oggi si attesta tra il 30 e il 35% la percentuale delle famiglie che usufruiscono del bonus sociale sul totale degli aventi diritto. Il livello di copertura del bonus elettrico rispetto ai potenziali destinatari poi risulta non uniforme a livello nazionale: tendenzialmente più elevato nelle regioni del Centro-Nord (con l’esclusione del Lazio) e particolarmente basso in alcune regioni del Sud e nelle Isole, dove invece è più alto il numero dei potenziali destinatari.

Chi ha diritto al bonus sociale
Per avere diritto ai bonus per disagio economico è necessario rientrare in almeno una delle seguenti condizioni:

  1. appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro,
  2. appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro,
  3. appartenere ad un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

Uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto attivo di fornitura elettrica e/o gas e/o idrica con tariffa per usi domestici, oppure usufruire di una fornitura condominiale gas e/o idrica attiva. Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia – elettrico, gas, idrico – per anno di competenza.

A partire dal 2021, sarà sufficiente che ogni anno, il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l’attestazione ISEE.

Se il nucleo familiare rientrerà in una delle tre condizioni di disagio economico che danno diritto al bonus, l’INPS invierà i suoi al Sistema Informativo Integrato, che incrocerà i dati ricevuti con quelli relativi alle forniture di elettricità, gas e acqua, permettendo di erogare automaticamente i bonus agli aventi diritto.

Che cosa è la povertà energetica e come impatta sulla vita delle persone
Spiegare il concetto di povertà energetica è piuttosto difficile, l’Unione Europea la definisce come “l’incapacità da parte di famiglie o individui di acquistare un paniere minimo di beni e servizi energetici, con conseguenze sul loro benessere”. Si parla quindi di servizi che sono necessari per avere un tenore di vita dignitoso ma che in determinate situazioni non è possibile garantire, generando così effetti diretti sulla salute di circa 54 milioni di europei, quasi l’11% della popolazione. Non si tratta quindi solo di un problema economico, perché influisce sulla qualità della vita e la salute delle persone.

Un progetto europeo sulla povertà energetica
Il Progetto europeo ENPOR si propone di quantificare le famiglie in difficoltà e di identificare le barriere strutturali e informative che impediscono il ricorso a misure di efficienza energetica da parte dei nuclei familiari.

Tra gli obiettivi del progetto ENPOR anche lo sviluppo di una mappa digitale della povertà energetica e di una piattaforma per lo scambio di conoscenze sia a livello nazionale sia tra i vari Paesi partecipanti.

Attualmente si stima che circa 50 milioni di famiglie nell’Unione europea vivano in condizioni di povertà o vulnerabilità energetica, impossibilitate a permettersi l’energia necessaria per riscaldare o raffreddare adeguatamente le proprie abitazioni con gravi ripercussioni sulla salute e sullo stile di vita. Alla base di ciò una combinazione di fattori che vanno dagli elevati costi dell’energia, al basso reddito e alla scarsa efficienza energetica degli edifici. La povertà energetica è riconosciuta come questione prioritaria nell’ambito del Green Deal europeo e del Clean Energy Package.