Il fornitore cooperativo di energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica   |   SOCI ÈNOSTRA:  14.287   |   AREA RISERVATA

Risparmio energetico, in pillole: lo spessore del cappotto termico

Pillola di risparmio n. 5: Quale spessore dovrei prevedere per un cappotto termico esterno?

La scelta dello spessore dei pannelli isolanti, applicabili esternamente alle pareti perimetrali, dipende da molteplici fattori. Ogni materiale isolante, infatti, è caratterizzato da un indice di conducibilità termica (espressa in W/mK), che definisce la sua propensione al trasferimento di calore.

Un materiale con un basso valore di conducibilità e con uno spessore adeguato, rappresenta un’ottima barriera alle dispersioni termiche e di conseguenza un valido contributo al contenimento dei consumi energetici.

Generalmente i materiali a minor impatto ambientale di origine naturale ( lana di roccia e di vetro, fibra di legno, fiocchi di cellulosa, calcio silicato) hanno caratteristiche prestazionali leggermente inferiori rispetto ai materiali di origine sintetica (che spesso sono derivati del petrolio: come il polistirene espanso ed estruso o il poliuretano).

Scegliendo di utilizzare materiali “naturali” (ottimi per esempio se utilizzati a contatto con gli ambienti interni) è sufficiente prevedere un pannello con uno spessore di un paio di centimetri in più per ridurne completamente la differenza in termini di efficacia isolante con quelli di origine sintetica.

Anche la possibilità di sfruttare le detrazioni fiscali (vedi la pillola n. 4 ) e il rispetto delle normative sui requisiti di prestazione energetica degli edifici è condizionata dalle caratteristiche del materiale isolante utilizzato

Mediante un’analisi degli interventi effettuabili (la cosiddetta diagnosi energetica, vedi pillola n. 2), un nostro consulente saprà fornirti le informazioni necessarie per rispettare i limiti di legge, per accedere agli aiuti fiscali (65% di detrazione) e per rendere il tuo immobile sostenibile per l’ambiente e più confortevole da vivere.